Come convivere con il Covid e i bambini piccoli

Come convivere con il Covid e i bambini piccoli

Il Covid 19 e la sopravvivenza

Tutti siamo provati da questi mesi di isolamento forzato.

Ma il mio pensiero va soprattutto ai bimbi.

Ecco, loro sono i soggetti che non sanno, non hanno molta consapevolezza di quello che stanno vivendo. E, non è neanche del tutto vero. Forse lo è per chi “viveva” i nonni quotidianamente, quelle figure sempre presenti, dopo scuola, per la merenda, come taxi per gli sport, o più semplicemente per una carezza. Vi ricordate Benigni ne “La vita è bella”? Ecco se un papà come lui è riuscito a far vivere il campo di concentramento al figlio come un gioco,direi che sia necessaria solo un po’ di fantasia.

Io ho i figli grandi, adolescenti, e la situazione la capiscono, l’accettano anche se non sempre con il sorriso, perché il periodo sta proprio diventando lungo. Le giornate sembrano sempre tutte uguali.

Ogni giornata sembra uguale all’altra, mi alzo, vado in cucina, incrocio mio figlio grande, ci salutiamo, facciamo colazione. Piano piano si alzano tutti gli altri, e ci ritroviamo intorno al tavolo, due chiacchiere e poi ognuno al proprio dovere. Chi al lavoro in banca, chi a scuola come allievo e poi ci sono io che mi collego con i mei alunni.
Insomma ogni giorno, come il giorno della marmotta….

Ci  ritroviamo isolati in famiglia e ritroviamo un po’ di quella  socialità che ci manca,  nel mondo virtuale, quel mondo che fino a poco tempo fa limitavo ai miei ragazzi.Il mondo virtuale è rimasto l’unico mezzo con cui avere un rapporto, una relazione che non sia quella familiare. E’ diventato lecito, autorizzato proprio quello che ero solita limitare. Ma questo mi insegna che ci si adatta per natura, l’uomo ha questa dote, l’adattamento, pur faticoso che sia. 

Presto, spero, ne usciremo anche se rimarremo per sempre segnati da questo periodo. Vivendo vicino ad un ospedale, il suono delle sirene è diventato una colonna sonora di questo tempo di chiusura, non lo dimenticherò così facilmente.

La prima cosa che faccio, è accendere la musica e la radio perché aiutano a trovare n po’ di serenità. Inoltre, per non cadere in depressione, cerco anche di trovare del buono ogni giorno, sì, perché, così tanto tempo insieme non lo passavamo da quando erano piccolini, e penso che questo stia accadendo a tutti.

Lavorare stando a casa, sto diventando una vera sfida soprattutto a chi ha i bimbi piccoli. Ho sentito qualcuno che, potendo, lavora di notte così di giorno si dedica a loro, o che fa a turno con il/la compagna, uno gioca e l’altro lavora.

Insomma ognuno ha stabilito la sua strategia per sopravvivere a questo momento, anche se tanta incertezza ci domina per il futuro, se cerchiamo di prendere veramente il lato positivo di ogni cosa, ci aiuterà a sopravvivere.

Un altro aiuto è fare dei piccoli programmi giornalieri, e se riesco a completarne almeno uno o due  delle tante cose che la mia fantasia partorisce, vado a letto più serena.

Insomma è una battaglia ogni giorno, ma ce la faremo!
Un’abbraccio virtuale a tutte le mamme, i papà e i bimbi!!

 

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Ciao! per chi non mi ha conosciuto prima, sono una mamma di 3 ragazzi, ormai quasi grandi. Riccardo di 14 anni,Fabrizio quasi 13, e Stefano 9 e 1/2. In questo diario troverete un po' di me, delle mie esperienze, dei miei errori, ma anche successi. Mi piace creare, cucinare, inventare e reinventarsi ogni giorno, sono curiosa e sono il terrore di mio marito quando un'idea mi viene in mente..... vi aspetto e grazie per avermi visitato!
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