Fortnite – Guida ai genitori da un genitore- Come stare attenti a Fortnite

Fortnite – Guida ai genitori da un genitore- Come stare attenti a Fortnite

fortnite-pjnUn aiuto a capire il fascino e a stabilire i limiti

La tristezza infinita che mi pervade è che anche durante le vacanze estive, che servono per staccare la spina dalla routine, e in cui i ragazzi dovrebbero passare il loro tempo all’aperto, Fortnite era sempre presente.

Se avete bambini con età che va dalle elementari fino al liceo, potrete scommettere che hanno pensato  solo di avere più tempo  per giocare a Fortnite. Bambini e ragazzi di tutte le età giocano ossessivamente a questo gioco sui loro telefoni, computers, Playstations,Xboxe.

E se non giocano, perchè non possono, allora impiegano il loro tempo a guardare su Youtube filmati di altri che giocano, oppure ne parlano pensando alla prossima “Skin”, al prossimo aggiornamento e così via….Quanti di voi hanno visto in spiaggia qualche bambino ballare?Vi assicuro che se li avete visti, era sicuramente un balletto di Fortnite.

Fortnite è diverso dagli altri giochi, cattura i ragazzi, ma non è come un gioco di sports su Xbox, crea una vera e propria dipendenza. Qualche amico dei miei ragazzi si da appuntamento di notte per giocare con altri amici, non dormendo fino alle tre o alle quattro del mattino, per giocare.  Qualche amico ha perso l’anno scolastico perché concentrato sul gioco e non sulla vita. Io sono arrivata a dover uscire con i telecomandi della Playstation, perchè non volevo che giocassero ancora.

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In America, dove in molti quartieri ci sono villette una accanto all’altra, un  padre di un  ragazzo delle scuole medie, racconta che, passeggiando per strada, sente i ragazzi di tutto il vicinato che gridano  per avercela quasi fatta in una partita di Fortnite, come se fosse la finale della Coppa del Mondo. 

E’ il delirio.

“Molti genitori vengono da noi preoccupati perchè i loro figli sembrano troppo attaccati a questo gioco, più che con gli altri, e riuscire a staccarli per fare i compiti o andare a tavola sta diventando sempre di più una battaglia,” queste le parole di David Anderson, responsabile del Centro dei Disturbi del comportamento, e di ADHD. “ Stiamo, inoltre rilevando che il comportamento indotto da questo gioco, rischia di portare i bambini ad avere grandi problemi”

Ma cos’è che rende Fortnite così attraente? E cosa può aiutare i genitori ad avere un atteggiamento più di staccato, rispetto a quello che hanno che non è sano?

ATTENZIONE AL PORTAFOGLI

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Il gioco si scarica gratis, verissimoe lo è anche la battaglia reale , peccato che poi dovrete combattere per le skill nuove, che sono delle tutine, o divise che danno dei poteri speciali a chi combatte, oppure per dei balletti che fanno quando uccidono qualcuno, e così via. Quindi mano al portafogli, alcuni amici dei miei ragazzi sono riusciti a far spendere cifre pazzesche ai genitori. In questo, mi sono ribellata e rifiutata, sanno che soldi per il gioco non si spendono, spero solo che non si siano mai comprati le tessere ricaricabili con la mancetta, per poi spendere nel gioco. Purtroppo non posso verificare.

PERCHE’ FORTNITE E’ COSI’ IRRESISTIBILE?

Quando le persone parlano di Fortnite,molto probabilmente parleranno di Forntite: Battaglia Reale, è la versione del gioco in cui si parte con 100 giocatori che combattono fino alla morte, il vincitore sarà l’unico superstite.

Il gioco è simile all’ultrafamoso Minecraft per quel che riguarda la parte della costruzione durante il gioco. In Fortnite i giocatori possono costruire fortini con i materiali che trovano sul terreno di gioco. Possono anche prendere oggetti ed attrezzatura dai giocatori sconfitti, raccogliere ciò che trovano dai cesti che trovano in giro nella mappa di gioco.

Un altro elemento che rende Fortnite irresistibile è il “c’ero quasi”: quando il tuo personaggio viene ucciso in Fortnite, puoi vedere la barra della vita rimasta a chi ti ha ucciso.Molto spesso puoi notare che anche lui stava per morire, quindi il gioco ti fa sentire come se fossi vicino a farcela. Le quasi vincite sono stuzzicanti, e ti invogliano  a continuare a giocare.

I ricercatori, studiando gli effetti del “c’ero quasi”, hanno scoperto che questo meccanismo innesca lo stimolo a continuare per riuscire a farcela.

“C’è un qualcosa che ti spinge a provare a vincere contro un gruppo di persone, e a farti sentire che stai migliorando sempre di più e che ti stai avvicinando” dice Sara.”E’ quasi come il gioco d’azzardo, come una slot machine. Arpiona i bambini che sentono un bisogno profondo di continuare a giocare.”

“Con un gioco come Fortnite, perdi spesso, ma hai anche molte possibilità” afferma il Dr Anderson, che aggiunge “ Senza trascurare il fatto che non devi aspettare molto per ricominciare una nuova partita.” Ogni partita dura circa 20 minuti e chiunque abbia mai guardato una serie intera, tutta di fila, sa quanto poco passa tra un episodio ed un altro.

ATTENZIONE AL RISVOLTO SOCIALE

Uno dei maggiori risvolti di Fortnite è l’aspetto sociale. I ragazzi possono giocare con un amico o in un gruppo di amici. I miei ragazzi giocano con  i loro amici, perchè dicono che si aiutano in battaglia. Se giocare ad un video gioco è già divertente, farlo con gli amici lo è ancora di più. 

Si ingenerano altri meccanismi, oltre che a nuovi conflitti con i genitori. Sì, perchè se il ragazzo si è dato appuntamento con un amico per un certo orario, non lo vuole deludere, o se l’amico vuole giocare un’altra partita, di sicuro non vuole abbandonarlo.

Mi dicono sempre “No devo giocare ora, c’è Filo che gioca ora e dopo non c’è”

Il Dr Andersono racconta che se non sei on-line quando i tuoi  amici stanno giocando, hai perso un’occasione, e per i ragazzi sentirsi tagliati fuori è, di sicuro, il sentimento peggiore che possano provare.

Fortinte non è l’unico gioco che permette di giocare in gruppo, ma è il gioco che maggiormente fa vivere i bambini l’esperienza del fascino adrenalinico di un gioco di sparatoria in prima persona, giocato in tempo reale con gli amici. Io mi sono sempre opposta ai videogichi violenti, come Call of Duty, anche perchè se si vuole proprio essere onesti, è adattoa maggiorenni, infatti la classificazione è PEG 18.

I ragazzi sono furbi, e oltre a sottolineare l’aspetto positivo di giocare in gruppo, hanno dalla loro parte anche la grafica di Fortnite che è molto simile a quella dei cartoni animati, e non è sicuramente cruenta. Quindi perchè non farli giocare?

QUANTO TEMPO CONCEDERE

La grafica così attentamente curata se da un lato rende il gioco molto divertente da giocare, dall’altro lato rende molto difficile smettere di farlo, ecco perchè è necessario stabilire dei  limiti.

Il Dr. Anderson ha redatto una lista di elementi essenziali per lo sviluppo di un bambino, e di cui  i genitori devono essere sicuri che non manchino. La lista include:

  1. Incontrarsi con gli amici e interagire con loro  nella vita reale
  2. Partecipare ad attività extracurriculari per le quali dimostrino di appassionarsi
  3. Seguire le lezioni scolastiche ed eseguire i compiti
  4. Instaurare relazioni positive con i membri della famiglia
  5. Dormire sufficientemente

Un sano limite di tempo di sicuro garantirebbe la soddisfazione di tutti i punti.

Qualcuno ha il permesso di giocare nel week end ma mai durante la settimana. Questo programma può andar bene, anche se poi si deve confrontare contro i suoi compagni che giocano tutti i giorni.

Potreste decide di lasciare il tempo per i video giochi nel week end, oppure pensare che vada bene una quantità minore di tempo ma tutti i giorni, magari mezz’ora la sera, dopo aver fatto i compiti. Qualsiasi cosa decidiate, continuate a monitorare i vostri ragazzi, dice il Dr. Anderson, e non abbiate paura di modificare i vostri programmi.

FORTNITE E PROBLEMI DI COMPORTAMENTO

Quando giocano io, mamma, sono sempre intorno a loro, a fare altro ed allungo l’orecchio. Mi trovo a doverli riprendere perchè magari escludono qualcuno dal gruppo, oppure non ascoltano e sento gli altri che si lamentano, oppure si uccidono virtualmente a vicenda perchè avevano subito lo stesso torto. Insomma mi ritrovo ad avere anche in casa la guerra.

Inoltre, fate attenzione perché se giocano on line, si incontrano e parlano con altri giocatori che non conoscono, quindi potrebbero dare informazioni personali. Se silenziate il gioco evitate questo rischio.

Per esempio, racconta il dottore che “ Molti genitori vengono e ci raccontano che:”mio figlio ha solo 30 minuti al giorno durante le sere della settimana, ma mentre giocano li sento che insultano e imprecano per tutto il tempo. Cosa devo fare?”

Ciò che consiglia è di distinguere un linguaggio un pò forte, agguerrito, che è normale da un altro genere, che rasenta il bullismo. Spesso il comportamento, e il linguaggio che si abituano ad usare durante il gioco viene poi ripreso durante la vita reale di tutti i giorni. E’ a questo che bisogno prestare attenzione e a cui bisogna porre un limite. I ragazzi devono essere consapevoli che ci sono sempre delle regole di civiltà, perchè spesso durante il gioco, quando la loro adrenalina è alta si lasciano andare e dicono cose che non direbbero faccia-a-faccia nella realtà, ma che alla lunga può succedere che si abituino e trasferiscano il linguaggio del gioco nella vita reale.

I LIMITI DATI VANNO SEMPRE RISPETTATI

Non importa quali limiti scegliate per i vostri figli, ma è importante che qualsiasi decisione presa, la manteniate sempre. NON lasciatevi convincere dal fatto che manca ancora poco alla fine della partita, il tempo stabilito deve essere rispettato. Se cedete una sola volta i ragazzi lo continueranno a chiedere sempre. l’extra-tempo. Però, vi assicuro che è facile parlare e dare consigli ma è difficile rispettarli. Io vivo in guerra tutti i giorni con loro che mi chiedono di giocare alla guerra. Nei periodi in cui sono determinata ed elimino definitivamente la Playstation, il clima in casa è bellissimo, ma non sempre i figli sono felici, ecco perché si cerca sempre un compromesso ma per evitare di cadere nelle loro trappola, e furberie,alla fine, ho dovuto mettere una password al televisore, perchè ho 3 ragazzi bravissimi ma se Fortnite ha un grande potere anche io ho dovuto tirare fuori il mio fucile!

GENITORI ARMIAMOCI ANCHE NOI, SE CI UNIAMO FACCIAMO FRONTE COMUNE CONTRO FORTNITE!!! 🙂

 

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Ciao! per chi non mi ha conosciuto prima, sono una mamma di 3 ragazzi, ormai quasi grandi. Riccardo di 14 anni,Fabrizio quasi 13, e Stefano 9 e 1/2. In questo diario troverete un po' di me, delle mie esperienze, dei miei errori, ma anche successi. Mi piace creare, cucinare, inventare e reinventarsi ogni giorno, sono curiosa e sono il terrore di mio marito quando un'idea mi viene in mente..... vi aspetto e grazie per avermi visitato!
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